Il vigneto
La parte storica del vigneto, che si sviluppa su una superficie di circa un ettaro, è stata realizzata a metà degli anni ’70 con i vitigni tipici della zona: Freisa e Bonarda Piemontese oltre ad una collezione ampelografica di uve da vino e da tavola.
Nel 2000 grazie ad una collaborazione con la Provincia di Torino è stata realizzata una collezione ampelografica di vitigni minori e rari per la conservazione della biodiversità genetica.
Dal 2006 parte del vigneto di Freisa è stato rinnovato con l’impianto di nuove barbatelle sottoposte ad un particolare trattamento per la lotta alla Flavescenza Dorata, malattia che negli ultimi anni sta affliggendo la viticoltura italiana, allo scopo di sperimentare nuove forme di lotta biocompatibili.
Nel 2007 il vigneto è stato nuovamente ampliato per ospitare nuove ricerche sui vitigni Freisa e Bonarda Piemontese. Per entrambe le varietà si è realizzata una collezione di tutti i cloni esistenti in numero sufficiente per poter vinificare ogni clone in purezza.
Nel 2009 e 2010 sono state piantate 150 barbatelle di tre vitigni minori piemontesi molto interessanti perché hanno dimostrato un potenziale enologico elevato: La Montanera di Perosa, la Slarina, entrambi a bacca nera e un vitigno bianco valsusino, il Baratuciàt. La parte nuova del vigneto è stata registrata per il prevalemento di legno da marza per permettere una continua diffusione di queste tre perle piemontesi.